Intervista Vincenzo DI Marzio

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Vincenzo Di Marzio
Attivista Comunista

Io ho ricevuto una lettera da Pierino Carmeno, segretario della Federazione di Foggia, dove invitava che noi dovevamo fare una riunione in Ascoli con altri comuni delle sezioni del PCI. I comini di S. Agata, Rocchetta, di Candela e quindi ci siamo riuniti ad Ascoli. Con il compagno Giusto, segretario della CGIL, ci siamo riuniti nella nostra sezione di Via Garibaldi 1. Come partito ci siamo trovati tutti d’accordo.
Allora, per preparare la manifestazione, il coinvolgimento delle popolazioni, con la mia macchina ed il compagno Giusto, segretario della CGIL, ci siamo mossi in questi comuni per sensibilizzare la popolazione. Hanno aderito tutti quanti, sia i sindacati, sia i partiti, sia il popolo di questo triangolo metanifero che hanno partecipato.


(03:25:14)
Noi abbiamo chiesto la sala consiliare per coinvolgere tutta la popolazione e tutti i partiti, compresi i sindacati di categoria di Ascoli. Quindi aspettavamo. La sala consiliare era abbastanza piena, addirittura la gente non andava più nella sala consiliare e si misero nei corridoi. La base democristiana era d’accordo, quindi noi aspettavamo che venisse qualcuno dei dirigenti della sezione di Ascoli. Vedemmo di arrivare un democristiano, però disse: “Io parlo a titolo personale”. Beh, noi non facciamo l’anticamera a nessuno.
Abbiamo abbandonato l’aula e ce ne siamo andati nella CGIL, in Via Santa Maria del Popolo, 56. Là, abbiamo costituito il primo comitato. C’era qualcuno della base democristiana, c’era un socialista, c’erano due comunisti, la CGIL con il compagno Giusto.


(04:58:16)
Il giorno dopo la base democristiana si sentiva male che non avevano partecipato a livello dirigente della sezione di Ascoli, quindi, il giorno dopo si sono aggregati tutti quanti, ma senza i dirigenti democristiani.


(05:28:00)
Poi dopo, tutti quanti, siamo arrivati a ventidue del comitato, ci chiamavano “I 22 pazzi”.


(06:12:20)
Come democrazia cristiana è stata sempre contrario a questo movimento di piazza. Paolo Agostinacchio, che era sensibile al problema della lotta metanifera, abbiamo fatto una prima manifestazione in Ascoli, però, il solito giro per il paese; in prima fila c’era l’avvocato e carissimo amico mio Agostinacchio, il sottoscritto, Tonino Rolla, il compagno Giusto e altri che adesso non ricordo in modo preciso. Erano favorevoli tutti quanti.


(07:07:19)
C’è stata una buona partecipazione alla lotta metanifera.


(07:35:00)
Io ricordo benissimo che prima di arrivare a quella marcia che era stata fatta a Foggia, è stata fatta marcia sui pozzi alle “masseriole” in agro di Deliceto. Lì è stato fatto il primo comizio. Eravamo sempre presenti noi, la CGIL, Vincenzo Giusto, abbiamo fatto il comizio dalla loggia della masseria, con la mia macchina, con gli altoparlanti dalla mia macchina.


(08:40:00)
Si aspettava che il compagno Giusto arrivasse con l’altra popolazione, perché a noi interessava la partecipazione del pubblico, ci fu un’offesa del dottor Grosso di Deliceto ... al compagno Giusto.


(09:10:00)
“A chi si aspetta per iniziare il comizio? Aspettiamo quel cretino di Vincenzo Giusto?” Allora io, ho sentito. Era il mio compagno, avevamo lo stesso partito, sapevo i sacrifici che avevamo fatto per quella lotta. Mi sono ribellato e grazie a Michele Magno che se ne è accorto che io stavo per salire e gridò: “Vincenzo, stai calmo”.
Allora, chiamato dall’onorevole, mi sono calmato e poi abbiamo iniziato il discorso.


(10:15:00)
Poi un altro comizio lo abbiamo fatto in agro di Candela con il sindaco Savino, nella piazza centrale di Candela. Poi ogni comune ha fatto i suoi comizi.


(10:42:00)
Poi siamo arrivati alla grande manifestazione a Foggia.


(11:02:00)
Quando stavamo all’occupazione dei poppi, venne l’ex sindaco Salvatori di Foggia, democristiano che poi è passato ai socialdemocratici. Lui voleva parlare all’occupazione dei pozzi. Noi non lo abbiamo fatto parlare.


(12:32:00)
Io dicevo prima che ci è costato molto sacrificio per mettere insieme tutta quella lotta. Tanto è vero che proprio il giorno della manifestazione qua a Foggia, siamo andati anche sul comune di Ascoli perché i dipendenti comunali volevano lavorare per non perdere la loro giornata. Li abbiamo fatto scioperare.


(13:42:00)
... Al sindaco di Foggia Salvatori “quando veniamo a Foggia facci trovare i negozi chiusi!” e di fatti, Foggia ha risposto. Tutti i negozi erano chiusi.


(14:07:00)
Lo scopo nostro, della CGIL e noi come partito, non era solo il fatto dello sfruttamento del metano ma noi volevamo anche l’agricoltura, creare qualche fabbrica...il lavoro per i nostri figli che erano disoccupati. A noi quello che ci interessava era lo sfruttamento dell’agricoltura.
I democristiani, che sono così (non che io voglio parlare contro) dicevano : “No, ma che volete più, abbiamo avuto la fabbrica... che andate trovando di più... noi non ci veniamo più...” (tutto in dialetto ascolano)
(17:34:00)
Ci è stata una intesa fra i comuni del triangolo metanifero, dove tutti e tre i comuni del triangolo abbiamo dato questo ordine (e ci sentivano molto) di sensibilizzare i comuni a partecipare il giorno successivo, il 23 di Maggio, a partecipare a Foggia alla manifestazione.
In i comuni del triangolo abbiamo fatto il giro del paese: “Domani mattina, dalle ore...ecc. ecc. la grande manifestazione a Foggia per lo sviluppo economico, per il metano...” e ci è stata una grandissima partecipazione del popolo. C’erano le macchine, motociclette, qualche pullman. C’era molta gente, ognuno si è organizzato come meglio ha potuto.


(15:58:15)
Allora da Ascoli c’è stato un grande corteo, una lunga partecipazione degli ascolani, direi quasi il 90% di Ascoli ha partecipato.


(16:24:00)
Ma noi stavamo già sui pozzi. Già stavamo come occupazione sui pozzi. Io sono stato uno dei primi ad entrare sui pozzi. Poi dopo ci siamo alternati. Ho pure una denuncia, ma sono orgoglioso di quella denuncia, ne prenderei mille.


(17:04:00)
Il maresciallo della stazione di Ascoli, se ricordo bene era il maresciallo Giampaolo Antonio, ci ha subito riferito di questo evento della occupazione. Allora il compagno Giusto, che era il segretario della CGIL, si è presentato subito alla stazione di Ascoli. Noi stavamo sui pozzi. Ha cercato di sgomberare la ferrovia. Ma il comitato era all’oscuro di questo.
Noi, da parte della caserma dei carabinieri di Ascoli, ci ha aiutato molto “Ragazzi, domani che succede?” Visto che c’era sempre qualcuno che soffiava, allora noi quando avevamo preso delle decisioni, chiamavamo il maresciallo e dicevamo: “ Domani c’è questo problema, così, così, così,...” senza qualcuno lo andasse a riferire, lo dicevamo noi stessi alla caserma dei carabinieri.


(18:16:10)
Da parte del comandante dei carabinieri durante l’occupazione dei pozzi, è stata una brava persona: “Ragazzi, noi stiamo calmi e vi raccomando...state calmi anche voi”. Allora, ci sono stati spintoni per entrare sui pozzi. Io fui uno dei primi. Ci sono stati anche i democristiani (sempre di base), i comunisti, la CGIL... e abbiamo avuto anche una denuncia per occupazione abusiva.


(19:49:00)
Io sono contento di quello che ho fatto, sono contento, anzi contentissimo di essere stato comunista e io sono ancora un comunista.